Mostra di Wim Wenders
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WIM WENDERS. AMERICA Villa e Collezione Panza di Tina Auletta
E’ Domenica 15 Marzo 2015. Il tempo non è un granchè, per la verità e’ uggioso e anche un po’ freddino per essere in una giornata di quasi primavera.
Con alcuni ci incontriamo a Milano , mentre altri del gruppo li incontriamo a Villa Panza.
E’ una splendida dimora nel cuore di Varese dall’anima antica e dal cuore moderno. Edificata nel XVIII secolo per volere del marchese Paolo Antonio Menafoglio come ‘villa di delizia’, volta quindi ad ospitare ricevimenti ed eventi mondani, presenta lo schema a “U” tipico delle dimore barocche con la Corte d’onore rivolta non verso la facciata d’ingresso ma verso il parco, a privilegiare un’atmosfera intima e privata.
I 33.000 metri quadrati di parco, ridisegnato in perfetto stile inglese, arricchiscono ulteriormente la Villa rendendola una meta ancora più affascinante per vivere del tempo libero di qualità tra arte e natura.
Il verde che circonda la dimora offre, infatti, angoli romantici ma anche piacevoli sorprese grazie alle opere del progetto Art in Nature con le installazioni site-specific realizzate appositamente per il parco dagli artisti Stuart Ian Frost e Bob Verschueren.
Comunque il primo impatto con la Villa Panza è positivo, tutto molto ben curato e tenuto.
All’interno c’è una caffetteria e un ristorante molto carino con vista sui giardini e arredi sobri e raffinati.
Pranziamo nel ristorante della Villa, la cucina è ottima e i piatti molto curati.
Alle h 14,30 ci incontriamo con la guida , che scopriremo molto preparata, e ha inizio la nostra visita alla Villa e Collezione Panza e alla mostra fotografica di Wim Wenders.
Wim Wenders è uno degli esponenti di spicco del Nuovo cinema tedesco, nato intorno agli anni settanta. Oltre a dirigere evocativi film d’autore, l’artista si è servito del mezzo fotografico per affrontare, con struggenti immagini di paesaggi desolati, temi quali la memoria, il tempo, la perdita, la nostalgia e il movimento. Ottiene il successo internazionale grazie a film quali Lo stato delle cose (1982), Paris, Texas (1984) e Le ali del desiderio (1987), che gli valgono numerosi premi, tra cui la Palma d’Oro a Cannes. La sua grande passione per la musica lo porta a realizzare il noto film-documentario Buena Vista Social Club (1999), che riceve una nomination all’Oscar.
Fin dalla giovane età, la fotografia ha sempre accompagnato e fondamentalmente integrato il lavoro del Wenders regista. Nei primi anni ottanta dà inizio al lungo progetto artistico dal titolo Bilder von der Oberfläche der Erde (Immagini dalla superficie della Terra) che proseguirà per vent’anni. La serie iniziale di questo corpus di foto, intitolata Written in the West (Scritto nel West), è realizzata da Wenders nel periodo in cui attraversa l’ovest americano per preparare il suo Paris, Texas (1984). Questo diventa il punto di partenza per il suo viaggio in giro per il mondo – attraverso Germania, Australia, Cuba, Israele, Armenia e Giappone – per scattare fotografie che catturano l’essenza di un momento, di un luogo o di uno spazio.
“I paesaggi danno forma alle nostre vite, formano il nostro carattere, definiscono la nostra condizione umana e se sei attento acuisci la tua sensibilità nei loro confronti, scopri che hanno storie da raccontare e che sono molto più che semplici luoghi.” Così Wim Wenders descrive il suo approccio attraverso l’utilizzo di una macchina fotografica che riproduce visioni capaci di scardinare la consueta percezione del paesaggio regalando l’essenza del luogo.
La nostra bravissima guida ci illustra parallelamente le caratteristiche architettoniche , stilistiche e di arredo della Villa e le immagini fotografiche di Wim Wenders ospitate nelle varie sale.
A questo si associa anche la Collezione Panza, una collezione tutta particolare.
Stupore e meraviglia all’interno della Villa dove è visitabile la collezione di opere d’arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo, con straordinario intuito e spirito mecenatista, raccolse a partire dagli anni Cinquanta, attratto dalle nuove tendenze europee e americane che solo anni dopo ricevettero la consacrazione di critica e pubblico: la ricerca di Dan Flavin – di cui la collezione Panza vanta una tra le più importanti raccolte dell’artista americano, le installazioni ambientali di James Turrell, Robert Irwin e Maria Nordman, le numerose tele monocromatiche di Phil Sims, David Simpson e altre opere di artisti come, Alfonso Fratteggiani Bianchi, Ruth Ann Fredenthal, Max Cole, Maria Nordman, Martin Puryear, Ford Beckman, Ross Rudell, Alfonso Frateggiani, Ettore Spalletti, e molti altri. Sono 188 le opere della collezione Panza che vivono in assoluta armonia con gli ambienti della dimora generando sorprendenti accostamenti tra i ricchi arredi del periodo tra XVI e XIX secolo. Le Opere della Collezione Panza, oltre a quelle visibili oggi nella Villa di Varese, sono esposte nei più importanti musei internazionali: dal Guggenheim Museum di New York, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles (MOCA), all’Hirshhorn Museum di Washington, all’ Albright-Knox Art Gallery di Buffalo e al Museo Cantonale d’Arte di Lugano. Il tutto a testimonianza della lungimiranza, della sensibilità artistica e dell’impegno di Giuseppe Panza di Biumo: è grazie a lui, infatti, se oggi Villa Panza, donata al FAI – Fondo Ambiente Italiano nel 1996 e aperta al pubblico dopo un lungo restauro nel 2000, è riconosciuta come una delle più alte testimonianze culturali della seconda metà del XX secolo.
E’ terminata la visita guidata che ha avuto anche momenti giocosi. Erano presenti infatti opere di installazione particolare dove i visitatori potevano interagire con le opere e nelle opere sperimentando fisicamente lo spazio, il vuoto, la luce, l’ assenza, il colore ecc. Abbiamo concluso il tempo di permanenza nella villa con una passeggiata nel giardino, come detto sopra molto ben curato e con ambientazioni caratteristiche. Anche questa giornata è stata una bella giornata, passata in compagnia di viaggiatori e simpatizzanti di Avventure, amanti dell’ arte e degli aspetti culturali che si presentano in una visita di questo tipo. Molto bello conoscere persone nuove, che interagiscono nell’ aspetto giocoso della visita, e che condividono insieme una giornata….ma a pensarci bene è uno stile di vita, una scelta di percorsi, e che sicuramente condividono la passione per i viaggi e le scoperte in giro per il mondo.
Un grazie specialissimo va ad Avventure….e sempre appassionatamente….
Ciao.
Tina Auletta
PS alcuni brani sono stati copiati dal sito internet della Mostra, e volutamente lasciati tali, per non modificare l’armonia che sta dietro le parole. Grazie