RICORDI CULINARI DI UN VIAGGIO IN THAILANDIA di Valentina Dell’Ernia
Category : Notizie e Segnalazioni
Avete voglia di cucina etnica..?
“Si ma.. non ho voglia di uscire di casa” Bene! Siete nel posto giusto!
Ecco la prima di alcune ricette che potranno soddisfare le vostre curiosità culinarie, senza dover prendere la macchina e dover cercare parcheggio (magari pure lontanissimo dal ristorante!)
Nella comodità e tranquillità delle vostre mura domestiche.
Si parte con il pad thai, un classico della cucina thailandese.
Si tratta di un piatto a base di spaghetti di riso (noodles) saltati nel wok al momento, con l’aggiunta di gamberi, verdure, arachidi, spezie ed altri condimenti.
Nasce originariamente come piatto da street food, ed ora si trova in tutti i ristoranti del grande paese del sudest asiatico e, anche se meno frequentemente, nelle più grandi capitali europee.
Personalmente, la mia curiosità mi aveva portato ad assaggiarlo in un ristorante di Milano qualche anno fa, e già mi aveva colpito..
Ma il sapore di quello assaggiato a Bangkok e sulle isole del golfo del Siam, durante un indimenticabile Thai Discovery dell’agosto 2017, non lo dimenticherò mai!
Molti di voi che stanno leggendo sono stati in Thailandia, e quasi sicuramente vi è piaciuto.
Per voi, che non vedete l’ora di rimangiarlo, e per le persone che non l’hanno mai provato ed hanno voglia di sperimentare (è veramente buono!) … ecco, per voi, la ricetta del pad thai!
Questa è quella relativa alla versione classica, ma si può declinare in tante varianti, ad esempio col pollo, oppure con le verdure.
E’ semplice, prendetevi una bella mezzoretta di tempo per prepararlo, magari in compagnia di un buon bicchiere di vino bianco.
Ingredienti per 4 persone:
300 gr di noodles (spaghetti di riso; quelli da 3-5 mm di diametro sono perfetti)
80 gr di arachidi macinate
3 spicchi d’aglio
200 gr di gamberi già puliti
60 gr di olio di semi
Coriandolo (ma potete farne anche a meno eh, se non vi piace… è buono lo stesso)
150 gr di germogli di soia
20 gr di salsa di soia
Erba cipollina
50 gr di acqua
40 gr di succo di tamarindo
40 gr di pasta di pesce
1 lime
Per prima cosa, mettete in una ciotola i noodles, e lasciateli in ammollo nell’acqua tiepida mentre preparate gli ingredienti.
Lavate, asciugate, e tritate finemente il coriandolo (sempre se vi piace…) e l’erba cipollina.
Scaldate il wok (se non l’avete va benissimo anche una padella molto capiente) con 30 gr. di olio di semi, aggiungetevi le arachidi e fatele tostare, mescolandole costantemente per non farle bruciare, e quando vi sembrano pronte toglietele dalla padella e mettetele da parte.
Eliminate dal wok l’olio che avete appena usato e utilizzate gli altri 30 gr. rimasti, sminuzzate gli spicchi d’aglio e fateli soffriggere a fuoco medio per un paio di minuti.
Adesso potete aggiungere gli spaghetti di riso, che nel frattempo dovrebbero essersi ammorbiditi; scolateli e versateli in padella mescolandoli per bene per amalgamarli al soffritto e saltateli sempre a fiamma media per evitare che si attacchino.
Aggiungete il succo di tamarindo, la pasta di pesce e metà salsa di soia, continuando a mescolare.
Versate poi l’acqua, alzate la fiamma, inserite il coriandolo e l’erba cipollina tritata, e mescolate ancora.
Unite a questo punto i germogli di soia, precedentemente sciacquati, amalgamateli al resto e saltate il tutto a fiamma vivace.
Spostate i noodles su di un lato del wok, e aggiungete, nello spazio liberato, i gamberi, sopra i quali andrete a versare la salsa di soia rimanente.
Scottateli brevemente, mescolandoli con delicatezza per evitare di romperli. Solo quando saranno ben tostati, potrete amalgamarli al resto della preparazione, e poi aggiungere le arachidi tostate. Saltate il tutto per l’ultima volta.
Eccolo qui..il pad thai è pronto!
Ricordatevi di unire un pò di succo di lime per dare un sapore ancora più esotico…
Buon appetito! E al prossimo viaggio culinario 😉
P.s.: per la versione con pollo, aggiungete qualche dadino di carne al posto dei gamberi; per tutte le versioni, potete utilizzare anche altre verdure come carote, fagiolini, peperoni.. L’importante è che rimangano sempre belle croccanti.